Il Cristo Redentore di Ascoli Piceno: Un Monumento che Guarda la Città dall’Alto

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C’è un punto, in alto sopra Ascoli Piceno, dove lo sguardo incontra una figura silenziosa ma imponente: è il Cristo Redentore, con le braccia aperte in un gesto che parla di accoglienza e protezione. La sua presenza domina la città con discrezione, come un custode che veglia dall’alto. Nei suoi lineamenti fermi e aperti, si legge un messaggio universale di pace, rivolto tanto agli ascolani quanto ai viaggiatori che si fermano a contemplarlo.

Costruita nei primi decenni del Novecento, la statua nasce come simbolo spirituale e punto di riferimento per l’intera comunità. Posizionata su un’altura che regala una vista mozzafiato, diventa quasi un faro silenzioso che accompagna il passare delle stagioni e degli anni. Al tramonto, quando il sole scivola dietro le colline e la luce accarezza il volto del Redentore, il monumento si trasforma in un’esperienza visiva e interiore intensa, difficile da dimenticare.

Chi sale fin quassù non cerca solo una veduta spettacolare — anche se quella su Ascoli Piceno, con i suoi tetti, le torri e le colline marchigiane, è tra le più belle della regione — ma cerca un momento di silenzio, di respiro profondo. Il Cristo Redentore non è solo una statua: è un luogo d’anima, che invita alla riflessione, alla meraviglia e a riscoprire la bellezza di sentirsi piccoli, ma profondamente parte di qualcosa di più grande.

Sapevi che?

La storia ed il significato

La statua del Cristo Redentore, conosciuta anche come statua del Sacro Cuore di Gesù, si trova sulla collina del Sacro Cuore, a nord della città. Fu inaugurata il 18 maggio 1954, in occasione del decimo anniversario della ritirata dei soldati tedeschi da Ascoli Piceno. L'opera fu realizzata come voto di ringraziamento dei cittadini, che avevano pregato per la protezione della città durante la Seconda Guerra Mondiale.

Le caratteristiche artistiche

La statua è realizzata in travertino, proveniente dal vicino borgo di Castel Trosino. È alta 12 metri, di cui 7 costituiti dal basamento e 5 dalla statua vera e propria. La figura del Cristo, con le braccia aperte in segno di protezione, è opera dello scultore ascolano Antonio Mancini. Il basamento, disegnato dall'architetto Vincenzo Pilotti, presenta sul lato frontale la scritta latina "Tibi Servator divine Honos et Gloria".

Gli eventi e restauri

Nel corso degli anni, la statua è stata danneggiata due volte da fulmini, nel 1965 e nel 1990, e successivamente restaurata. Nel corso degli anni inoltre, la statua è stata più volte vittima di atti vandalici, con scritte e sporcizia. Recentemente, la statua è stata oggetto di un importante intervento di riqualificazione, che ne ha restituito il suo splendore originale.

Il simbolo cittadino

Il Cristo Redentore è un simbolo importante per gli ascolani, che lo considerano un segno di protezione sulla città. La sua posizione panoramica offre una vista suggestiva su Ascoli Piceno e sulle valli circostanti.