Alla fine dell’Ottocento, tra le dolci colline che incorniciano Ascoli Piceno, sorgeva la Fornace di Re, simbolo della nascente industrializzazione cittadina, questa maestosa struttura rappresentava il fulcro della produzione locale di laterizi, testimoniando il passaggio da un’economia prevalentemente agricola a una più moderna e industrializzata.
In quegli anni, la città viveva un periodo di fervente attività, con operai e artigiani che, attraverso il loro instancabile lavoro, contribuivano a edificare l’Ascoli che conosciamo oggi. La Fornace di Re non era solo un luogo di produzione, ma un vero e proprio emblema di progresso e innovazione per l’intera comunità.
Oggi, sebbene il tempo abbia trasformato il paesaggio industriale, la memoria della Fornace di Re rimane viva nel tessuto urbano di Ascoli Piceno, ricordandoci le radici profonde e laboriose su cui è stata costruita la storia della città.